L’idea dietro al vino
Cosa succede quando l’uva passita di Amarone incontra oltre venti botaniche in un viaggio attraverso il tempo e il gusto?
Nasce un amaro fuori dagli schemi, pensato da Edoardo, vignaiolo e sperimentatore, per colmare un vuoto: in Valpolicella mancava un amaro capace di raccontare davvero questo territorio unico.
Dopo dieci anni di ricerca e oltre cento prove, la sua visione ha preso forma in una ricetta inedita, dove la ricchezza del vino si fonde con la finezza della distillazione.
Il risultato è un sorso caldo, balsamico e sorprendente.
Un’esperienza che non somiglia a nessun’altra.
Note di degustazione
L’Amaro Siridia si apre con profumi intensi e avvolgenti: si percepiscono sentori balsamici e speziati, arricchiti dal calore dell’uva appassita. Al naso emergono note erbacee, accenti agrumati e una raffinata complessità aromatica che rivela la ricchezza del bouquet botanico.
All’assaggio è profondo e vellutato. Il primo sorso svela una morbidezza sorprendente, seguita da un’evoluzione armonica di sapori: la dolcezza naturale dell’uva di Amarone si fonde con le sfumature balsamiche delle erbe, mentre spezie e radici regalano un finale lungo e persistente che lascia il palato in perfetta armonia.
Un equilibrio unico tra intensità e finezza, da assaporare lentamente.
Tecnica di vinificazione
Le uve vengono raccolte e lasciate appassire con la stessa cura riservata alla vinificazione, per poi unirsi a un selezionato bouquet di oltre venti botaniche tra erbe e frutti.
La macerazione di 30 giorni in soluzione idroalcolica estrae la ricchezza aromatica di ogni elemento, preparando il blend a un passaggio chiave: la distillazione.
È questo processo a conferire all’amaro una finezza straordinaria, esaltando le sfumature balsamiche e speziate.
Dopo la diluizione fino a 35 gradi alcolici, l’amaro affronta il tempo. Prima riposa in contenitori dedicati, poi affina ulteriormente in bottiglia, permettendo alle componenti aromatiche di armonizzarsi in una sinfonia avvolgente.